Aeroporti e interporti in Campania. Cari Barbieri e Ricci, noi ci siamo. Il Governo non saprei.

Bruxelles 13.11.2020 – Stamane “Il Sole 24 Ore” nel suo inserto “Sud” ha pubblicato una serie di interviste. Tutte di inestimabile valore imprenditoriale e umano. Due però sono gli ambiti che mi vedono in prima linea: aeroporto, interporto e porto.

Sono certa che il voler puntare sul cargo per l’Aeroporto di Napoli Capodichino e certamente sull’allungamento della pista del “Costa d’Amalfi” a Salerno sono i punti focali che, una volta attuati, faranno la differenza già nel medio periodo. Nell’attesa che il Governo italiano faccia capire cosa vuole fare.

Stamane ho letto l’intervista a Roberto Barbieri, Amministratore di Gesac, Società controllata da A2i e gestore degli scali di Napoli Capodichino e di Salerno Pontecagnano. Interessante il coraggio imprenditoriale che dimostra, dispiace ritrovarmi sulle stesse perplessità che tempo addietro avevo manifestato e su cui i governanti locali mi hanno gratuitamente attaccata. Fortunatamente però per i miei territori, mi trovo in una posizione privilegiata che rende fumosa ogni rivendicazione politica.

A Bruxelles lavoriamo con costanza per fare la differenza tanto per il Sud quanto per l’Italia.

E dunque, ben venga la logistica, ottimo se orientata allo stoccaggio di materiale medico – sanitario. Sarebbe poi altrettanto lungimirante, e mi rivolgo anche a Claudio Ricci, Amministratore delegato di Interporto Campano SpA, pensare ad una forte connettività non solo con il Porto di Napoli, ma anche con l’aerea aeroportuale.

In tutto questo l’Europa vi assicuro che c’è, stiamo lavorando come Gruppo ID per il bene di tutti, cittadini e imprese.

Purtroppo però, qui a Bruxelles siamo in molti a non capire il modus operandi di Conte e compagni. Sia io in Commissione trasporti, e sono certa anche Barbieri e Ricci, sappiamo non solo che i progetti di espansione intermodale, le aree ZES, i corridoi TEN-T devono andare di pari passo con la programmazione europea ma anche che, proprio in queste ore, si stanno concertando le ultime intese che saranno valide per i prossimi sette anni di finanziamenti.

I criteri per le politiche di coesione e per il recovery fund sono in via di definizione, proprio in queste ore. Mi dispiace dirlo, ma la mancanza di chiarezza e trasparenza da parte del Governo italiano e la sua posizione ambigua non stanno aiutando il sistema Paese. Ciononostante, io continuerò a battermi e a fare del mio meglio perché voglio il meglio per il mio Sud.

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