Vaccinazioni, Vuolo (ID/Lega): “Nella battaglia europea contro il Covid-19, i Paesi devono fare la loro parte potenziando i sistemi sanitari.”

“Il governo italiano faccia chiarezza sui dati e la gestione della campagna vaccinale, come sulle risorse per il potenziamento della sanità.”

La seconda ondata della pandemia ha evidenziato le criticità dei sistemi sanitari di alcuni Paesi membri. Il 2021 sarà ricordato probabilmente come l’anno con la più grande campagna vaccinale della storia. I governi europei stanno affrontando l’impresa di vaccinare la quasi totalità della popolazione in pochi mesi, una sfida che mette a dura prova non solo le filiere logistiche e sanitarie, ma l’approccio dei singoli Stati membri.

Stando ai dati della piattaforma Our World in Data – Coronavirus (COVID-19) Vaccinations (aggiornati al 04/01/2021) le somministrazioni del vaccino Pfizer BioNtech, al momento l’unico utilizzabile, proseguono a velocità diverse. Basta guardare i dati della Germania con oltre 265.000 vaccinazioni con a seguire l’Italia (151.606) e la Spagna (82. 834) mentre in Francia siamo ancora nel regime delle centinaia di dosi somministrate.

“I Paesi membri devono fare la loro parte potenziando anche i sistemi sanitari – così commenta l’europarlamentare ID/ Lega Lucia Vuolo – il Governo italiano faccia chiarezza sui dati e la gestione della campagna vaccinale, come sulle risorse per il potenziamento della sanità.”

“In Italia la somministrazione dei vaccini – conclude l’europarlamentare campano – non può prescindere da un maggiore e programmatico investimento di risorse per gli ospedali, i presidi territoriali, il personale e il sistema sanitario; come sottolineato da Matteo Salvini nei 12 punti programmatici di rilancio del Paese.”

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