Lavoro ai tempi del Covid19. In Europa danni seri, in Italia subiamo un Governo incapace

In Europa, l’enorme ondata di disoccupazione annunciata nella primavera del 2020, durante il primo confinamento, non è scoppiata.

Quasi un anno dopo l’inizio della pandemia Covid-19, riporta Le Monde, il tasso di disoccupazione nella zona euro è salito “solo” dal 7,4% nel dicembre 2019 all’8,3% un anno dopo, secondo i dati pubblicati lunedì 1 febbraio da Eurostat, l’agenzia di statistiche europee.

In Italia però le cose stanno andando diversamente con percentuali che superano il 29% per ciò che concerne la disoccupazione giovanile.

“Non c’è solo la pandemia, ma anche la complicità di un governo inconcludente. Aumenta il tasso di disoccupazione giovanile che arriva al 29,7% e il numero delle persone che non hanno fiducia nella possibilità di trovare un lavoro – spiega Lucia Vuolo, europarlamentare ID/Lega – certamente il Covid ha generato tensione e precarietà, ma la risposta italiana doveva essere supporto e formazione, integrazione dei nuovi dipendenti pubblici vincitori di concorso e misure di contenimento al Covid19 mirate ai vari settori produttivi”.

“In Europa, in primis in Germania, certamente stiamo parlando di un sistema economico totalmente autosufficiente, ma perché rispetto a investimenti mirati e moltiplicatori di ricchezza, in Italia si è deciso di comprare i banchi a rotelle e di far spendere di più con lotterie e cashback? E pensare che Gualtieri, lo scorso marzo, aveva detto che ‘nessuno perderà il lavoro’: tante parole e annunci, pochi fatti concreti. Un incredibile gioco delle tre carte: il Governo, purtroppo, ha usato l’emergenza come pretesto per nascondere i propri e grossolani errori. A farne le spese, ancora una volta, gli italiani”.

Così Lucia Vuolo, europarlamentare ID/Lega, commenta i dati provvisori dell’Istat sull’occupazione.

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *