Trasporto marittimo, Vuolo (ID/Lega): In Ue non può essere ostaggio di derive ideologiche

Bruxelles – “Qualcuno vuole tassare le navi che creano lavoro e sviluppo economico per sostenere i costi enormi di certe politiche green? È un modello di sviluppo che non possiamo condividere”.

In una nota l’europarlamentare campano ID/Lega, Lucia Vuolo in qualità di componente della commissione Trasporti spiega come un emendamento dei Verdi sostenuto da Pd e M5 abbia reso problematica la relazione del Parlamento Europeo sul trasporto marittimo, costringendo la Lega ad astenersi sul voto finale. Contrariamente a quanto chiesto da associazioni di categoria quali Assarmatori, Conftrasporto, Confcommercio e pure a quanto precedentemente avvenuto nei lavori in sede di commissione trasporti, è stato cancellato, durante la sessione plenaria in corso a Bruxelles, ogni riferimento alla necessità di reinvestire nella competitività, ricerca e sviluppo nel comparto marittimo, le risorse che l’Ue eventualmente incasserebbe dall’inclusione del comparto marittimo nell’ETS, il sistema di scambio delle emissioni.

“Il rischio concreto è che il comparto marittimo sia tassato per finanziare altri capitoli di spesa del bilancio dell’Ue, affossandone la competitività, già messa in pericolo dai concorrenti extra-Ue non certo soggetti al medesimo livello di tassazione e agli stessi standard normativi. Nonostante il testo sia stato migliorato anche grazie al nostro contributo decisivo per il riconoscimento – messo in pericolo da un certo estremismo ambientalista – del ruolo del gas naturale liquefatto (GNL) come carburante di riferimento per la gestione della transizione energetica, l’emendamento approvato oggi ci costringe a non votare a favore della risoluzione nel suo complesso. Il settore marittimo italiano ed europeo è pronto ad affrontare le sfide della sostenibilità ambientale, ma bisogna ascoltare la voce delle categorie e la loro disponibilità a implementare politiche ambientali efficaci deve essere accolta e sostenuta con politiche ragionevoli e rispettose dei dati scientifici e del livello di sviluppo tecnologico raggiunto”.

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *