Le tecnologie digitali, potenzialità e insidie
“Abbiamo l’occasione di colmare il divario di diffusione nelle tecnologie digitali”. Così commenta l’europarlamentare ID/Lega, Lucia Vuolo il programma Europa digitale, il primo interamente dedicato al digitale.
Nel 2019 la quota delle famiglie dell’UE-27 con accesso a Internet è salita al 90 %, registrando un aumento di circa 26 punti percentuali rispetto al 2009 (64 %). E l’Italia? I dati forniti dalla Commissione europea ci dicono che il 15% delle famiglie italiane non hanno ancora accesso alla rete. Nel 2009 era il 73%.
“La pandemia ha sottolineato non solo l’assoluta necessità di una rete dati, ma anche che la stessa rete debba essere ugualmente accessibile – spiega la Vuolo. Banda larga per tutti sembrerebbero essere stati slogan commerciali. Studenti. amministrazioni e artigiani dei piccoli paesi, nelle zone rurali e remote sanno bene quanto sia complesso inviare documenti, è necessario agire. Le regioni italiane hanno affrontato il lungo anno della pandemia con sensibili differenze territoriali, soprattutto nell’area capitale umano e con la consapevolezza che anche le regioni migliori hanno performance lontane dalla media Ue, con differenze abissali in termini di smart working e possibilità di accesso all’istruzione digitale”.
“A questo si aggiungono, inoltre – continua la Vuolo – le numerose insidie delle tecnologie digitali: cyberbullismo, violenza di genere in rete, truffe on line e non ultime le minacce alla sicurezza digitale di aziende ed enti pubblici a fini geopolitici o di lucro, Questi fenomeni durante il lockdown hanno avuto un aumento esponenziale in tutto il mondo. Si calcola che un attacco informatico a una PMI costi mediamente 120.000 euro. Dare a tutti la possibilità di essere sulla rete, ma allo stesso modo che sia un modo sicuro per tutti tanto per le PMI quanto per i più piccoli”.