Intervista su Le Cronache. “Il rispetto per i miei territori non è negoziabile”

L’eurodeputata Vuolo entra in Forza Italia e annuncia “Sportello europeo, tirocini e formazione a Bruxelles per imprenditori e Sindaci”.

Ieri (lunedì) il Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha ufficializzato l’ingresso dell’europarlamentare Lucia Vuolo nel Gruppo del Partito Popolare. Eletta nel 2019 nelle Lega, dopo due anni di costante presenza e varie attività parlamentare, l’eurodeputata paganese ha fatto registrare un lungo silenzio dopo l’uscita dal Carroccio dello scorso giugno. Apparentemente nessuna polemica, ma che ci siano stati screzi di non poco conto con i colleghi locali, sembrerebbe uno dei motivi.

Così Onorevole Vuolo è ufficialmente nel Partito Popolare europeo, o meglio, in Forza Italia. L’abbiamo lasciata con la Lega a la ritroviamo nel PPE, cosa è successo? Con chi ha litigato?

Non so cosa voglia dire “litigare”, piuttosto ho deciso per un cambio di prospettiva. La libertà e il rispetto per i miei territori non sono negoziabili, ma più di tutti, la mia libertà di azione nell’esclusivo interesse dei miei concittadini non può essere sminuita in alcun modo. Quando sei stata votata da oltre 40 mila persone devi saper decidere, ma anche riflettere. Ho avuto modo di valutare la migliore scelta possibile. Il Presidente Sassoli in Plenaria ha detto cosa ho deciso: PPE.

Dunque, lei sta dicendo che prima c’era una sorta di difficoltà nel poter agire tanto in Europa quanto sui territori?

Si, è esattamente quello che ho detto. Un conto è essere all’opposizione e un altro è essere in un partito europeo di maggioranza. Nel 2019, oltre 40 mila cittadini mi avevano chiesto di rispondere alle esigenze dei territori, converrà con me che se puoi partecipare al processo decisionale ha tutta un’altra prospettiva. Poi mi sono detta: devi lavorare nell’esclusivo interesse per i tuoi territori e se non puoi lavorare agevolmente in tal senso, perché non cambiare? Ed eccomi nel PPE. Uno dei tanti ragionamenti che ho fatto più volte con tanti amici e militanti, ma nessuno, e dico nessuno, ha obiettato la scelta che ho appena ufficializzato.

Resta nel centrodestra, ma entra in Forza Italia e si ritrova catapultata alle imminenti elezioni amministrative …

… come osservatrice. Mi scusi se l’ho interrotta, ma voglio essere molto chiara. Entrare nelle dinamiche elettorale a partita in corsa, è una mancanza di rispetto per chi ha lavorato per queste elezioni. Come accade, sia se vinci sia se perdi, qualsiasi ragionamento è rimandato al dopo elezioni. Ora l’obiettivo è lavorare per il bene del centrodestra a Salerno, a Napoli, ovunque. Gli italiani hanno bisogno del centrodestra e dei suoi valori, il duro lavoro che ci aspetta ci premierà. Ne sono convinta.

E da osservatrice, cosa vede a Salerno o a Napoli?

A Salerno l’avvocato Michele Sarno sta facendo un buon lavoro. D’altronde di fronte ha l’uscente Sindaco Napoli, ovvero il Presidente De Luca, deve darsi molto da fare. A Napoli, al di là di un potenziale disastro sulla presentazione delle liste, Maresca può contare su degli ottimi candidati forzisti al Consiglio comunale. Voleva che le dicessi di più? Rispetto il lavoro di chi ha creato gli schieramenti, non entro in queste dinamiche.

Ritorno su quanto diceva prima. Lei ha cambiato per dare un nuovo passo alla sua esperienza in Europa. Mi scusi la franchezza, ma in quello che ha detto, dov’è il cambio di passo? Parla di duro lavoro, vuol dare il buon esempio?

Il cambio di passo è in quello che non le ho detto. Mi scusi lei per l’altrettanta franchezza. Tre mesi nei “non iscritti” significa che ho perso tutti i dossier e le commissioni e delegazioni che mi erano state assegnate. Tra qualche giorno, il Partito sta negoziando per me le Commissioni in cui avrò l’onore di sedere.

  • Nelle prossime settimane, sarò in grado di dare ai nostri giovani laureandi l’opportunità di tre mesi di tirocinio presso il mio ufficio di Bruxelles.
  • Ho avviato uno sportello di ascolto per tutti gli amministratori locali e imprenditori del Sud per ciò che concerne la complessità dei fondi europei diretti.
  • Infine, non appena l’emergenza Covid19 ce lo consentirà, organizzerò a Bruxelles una serie di seminari per amministratori pubblici, imprenditori e studenti per creare reali opportunità di crescita. Saranno al mio fianco accademici e specialisti italiani perché è così che deve essere. Lei chiedeva concretezza, che ne dice? Può andare come inizio?

Lei era in Lega dal 2014, ma nella sua vita ha sempre militato nella destra e nel centrodestra. MSI, AN, PdL, Fratelli d’Italia, quindi Lega e ora Forza Italia. Sembra quasi di ripercorrere il corso storico del centrodestra degli ultimi 20 anni. L’ultimo passaggio verso Forza Italia ha più un sapore romantico. E’ così?

Il PPE rappresenta la mia prima decisione per l’amore e per il rispetto profondo delle mie terre. A giugno, due ore e oltre di colloquio con il Segretario Matteo Salvini mi hanno aiutata a comprendere la mia posizione. Matteo è una persona perbene, ma prima di un Senatore o di un Deputato ci sono le comunità. Ed è a loro che devo dare conto. E se mi è stato chiesto di trovare le migliori soluzioni per le nostre comunità, come le dicevo prima, devi agire per il loro interesse.

Capisco che i suoi ragionamenti nascano su una base forte e solida, e se con il Segretario Salvini ci ha parlato, e con Berlusconi ci ha parlato?

Certo che sì. Ho avuto modo di parlare, più volte, con il Presidente Silvio Berlusconi e con il Presidente Antonio Tajani. Con loro posso dire di avere instaurato un rapporto fondato sul rispetto e sulla correttezza. Ed è anche questo che farà la differenza per tutti noi, tanto in Campania quanto per il nostro Sud.

Scarica l’intervista pubblica da il quotidiano “Le Cronache”, cliccando qui

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