Equipollenza, trasporti e formazione. Al lavoro per vincere le sfide del 2023

Onorevole Vuolo, il 2023 si apre con tanti interrogativi: per il centrodestra c’è la soddisfazione di essere al governo. D’altro canto, tuttavia, ci sono situazioni di difficoltà per imprese e famiglie, costrette a fronteggiare rincari e aggravi. Dalle banche centrali, inclusa quella europea, giungono indicazioni di una politica monetaria restrittiva. Come uscire dal guado ed evitare lo spettro della recessione?

Lavorando. Facendo scelte a cui la politica si è sottratta da troppo tempo delegando al tecnico. Il Presidente Meloni sta operando con grande concretezza, non una parola fuori posto. Un lavoro prudente, ma allo stesso tempo determinato. Da europarlamentare ho avuto modo di interfacciarmi con l’attuale governo su almeno due questioni: i cospicui fondi PNRR che hanno però messo in difficoltà diversi comuni d’Italia per le scadenze troppo immediate e per il mancato riconoscimento dei titoli abilitativi ottenuti all’estero dagli italiani. Questioni spinose. Sul PNRR i Ministeri competenti hanno concesso un’importante deroga. Sull’equipollenza l’orientamento del Ministro Valditara sembrerebbe risolvere il problema avendo oggi una sentenza del Consiglio di Stato che traccia la strada. Su quest’ultimo punto, sarò a Roma nelle prossime settimane così come il 12 gennaio, sarò in Commissione Trasporti della Camera per relazionare sugli emendamenti presentati per la revisione del regolamento sui corridoi viari europei (TEN-T).

Da Bruxelles so che ha avuto modo di interessarsi dell’Aeroporto di Salerno così come dell’alta velocità Salerno – Reggio Calabria.

A Bruxelles abbiamo lavorato per dare un futuro europeo all’Aeroporto di Salerno. Ho presentato diversi emendamenti anche per includere lo scalo salernitano escluso dalle TEN-T, nonostante De Luca in Campania dica il contrario. Ho supportato l’alta velocità sia per i viaggiatori che per le merci, a tal proposito ho chiesto da diverso tempo, prima di tutti, una fermata nell’Agro sarnese-nocerino. Ho emendato a favore della finanziabilità della manutenzione di tratte stradali e ferroviarie. Il degrado delle nostre aree è evidente, non più tollerabile. Io, per indole e come europarlamentare, non ho mai accettato la mediocrità.

Una mediocrità però, mi permetta, in cui la politica ha sguazzato. Promesse dimenticate, scelte illogiche e riforme monche. Ed ecco che tutto diventa normale.

Mediocre è chi si accontenta, chi mente sapendo di mentire. Io a Bruxelles, mi sono messa a studiare per realizzare quello che il popolo mi chiede giorno dopo giorno. Sono 5 giorni su 7 a Bruxelles. Venerdì, sabato e domenica sono ad ascoltare i territori, spesso con i miei collaboratori. Lunedì si riparte e si torna a studiare su come concretizzare l’ascolto. Faccio questo da oltre tre anni. Non c’è fine settimana che non sia in auto a girare e trovare soluzioni alla mediocrità disarmante. Sa quanti kilometri ho percorso nel 2022? Quasi 24 mila.

Torniamo in Italia e passiamo al PNRR. Come per i fondi europei, si ha la sensazione di poterli sperperare. Come gestire i finanziamenti evitando sprechi?

A fine anno sono stata a Pagani, il comune dove vivo. Ho chiesto al Sindaco Lello De Prisco tutto il supporto possibile per lavorare sul più importante progetto che l’Agro sarnese – nocerino abbia mai visto negli ultimi 50 anni. Il completo rinnovo del Mercato ortofrutticolo attraverso, prioritariamente, i fondi europei.

Ricordo che, oltre un anno fa, ne aveva già parlato ospitando mezza giunta col Sindaco De Prisco in testa, a Bruxelles. Poi cos’è successo?

E’ successo che il Mercato è immobilizzato da anni. Nessuno può fare o promettere qualcosa, se non dopo la fine di questa sorta di commissariamento e l’avvio di una nuova struttura societaria. Dieci minuti dopo l’essere uscita dal Comune, mi ha fatto piacere leggere di altri politici locali che da Roma si siano affrettati a promettere un’immediata approvazione del progetto europeo per il Mercato ortofrutticolo.

Mi scusi, ma promettere cosa se non esiste una progettualità utile al PNRR o soddisfacente i requisiti minimi europei?

Ecco, questa è la mediocrità di cui le parlavo prima. Promettere pur di ottenere qualche voto in più. Io le posso dire che, dopo l’incontro a Bruxelles che ricordava lei, da circa tre mesi, ho creato un gruppo di lavoro tra Bruxelles e l’Agro sarnese-nocerino, fatto di tecnici e imprenditori, che porterà, entro la fine del 2023, ad avere un progetto quadro per trasformare l’attuale struttura in un mercato capace di gestire flussi oggi impensabili. Serve lungimiranza, pragmatismo e, mi creda, tanta pazienza. Ma fortunatamente, sapere che a Roma c’è chi è pronto ad approvare il progetto ci rassicura. Mi preoccupa il poter scoprire poi che era la solita “mediocrità elettorale”.

Bruxelles – Luglio 2022

Il rapporto tra le istituzioni europee ed il territorio va continuamente rinnovato: quali sono le azioni che si riserverà di compiere nel corso di quest’anno per migliorarlo ulteriormente?

Come le ho detto, il Mercato di Pagani sarà il progetto pilota. Ho avuto varie chiacchierate con diverse amministrazioni comunali, cominceremo a fare formazione tanto a Bruxelles quanto sui territori. Cercherò di garantire, ancora per il 2023, i tirocini per i giovani del Sud. MI batterò affinché il chiacchiericcio politicante, le mediocri promesse o le irriverenze verso me ed il popolo siano un lontano ricordo.

“Scendendo” nel salernitano, quale reputa sia la priorità per il nostro territorio da perseguire con maggior urgenza nel corso del 2023?

Tempo fa, e per ben due volte, ho inviato una lettera “di messa a disposizione” a tutti i Sindaci del Sud Italia. Tra i tanti che mi hanno risposto, un Sindaco salernitano mi ha chiesto di avere un incontro riservato perché di partito avverso. Ecco, io penso che la priorità sia superare le gabbie partitiche che spesso diventano “ricatti politici” con ricadute rovinose sui cittadini.

Lei mi sta dicendo che la politica, soprattutto a livello locale, tende a preservare sé stessa a discapito dei cittadini?

E come spiega che la gente non va a votare? Per me il concetto è semplice: se mi hai preso in giro, io non ti voto. Se lo stesso cittadino ha poi la sensazione che tutti lo stiano prendendo in giro, secondo lei, cosa fa? Secondo me, se ne frega e va al mare o resta a casa con qualche TikTok.

Detta così ha un senso, ma se tutto restasse così saremmo alla fine della politica?

Certo che sì, ma se lavori, ti spacchi in quattro e i risultati sono ben evidenti dal popolo, ecco che la politica torna al servizio del popolo sovrano e la gente saprà chi eleggere.

Come sta caratterizzando il suo mandato da europarlamentare?

Ascolto, parlo e scrivo con tutti. E lo faccio spesso direttamente. È stancante, ma è prioritario per me ascoltare i miei concittadini. Altrimenti come potrei optare per la migliore scelta per i territori?

Cioè i scusi, lei è la persona che fisicamente risponde ai Whatsapp che le mandano i cittadini tramite i social?

Li leggo tutti. Io rispondo due volte su tre. Poi ci sono i miei ragazzi in Italia e a Bruxelles che mi danno una mano. Ad esempio, per dirne una, ai Sindaci invio le informazioni su fondi destinati ai gemellaggi, agli scambi interculturali. Fondi capaci di collegare comuni per creare reti imprenditoriali ovvero ricchezza e lavoro. Opportunità che altrove sono al centro delle politiche amministrative. Qui invece, sono azioni dimenticate, forse da evitare soprattutto se suggerite da un europarlamentare politicamente avversario per non contrarre imbarazzanti “debiti elettorali”. Peccato però che in Europa si ragioni in maniera opposta.

Qual è il dato, l’atteggiamento che pensa l’abbia sempre caratterizzata?

Io sono stata eletta per rispondere ai cittadini e lavorare per il bene delle nostre comunità. Poi sarò giudicata dal popolo, e solo dal popolo, per quanto fatto. Questo è l’unico modo che conosco: servire il popolo sovrano.