In visita al Profagri di Salerno. “Voi necessari per vincere le sfide dell’agricoltura”

Il 15 gennaio mi sono recata in visita al Profagri, Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, di Salerno. Ad accogliermi la Dirigente scolastica, professore Carmela Santarcangelo.

Tra gli obiettivi dell’Istituto ci sono il trasferimento di conoscenze del comparto tecnologico/scientifico nell’agricoltura. Tra le varie poi il Profagri Salerno vuole porsi come struttura formativa essenziale per la realizzazione di professionalità coerenti con le nuove scelte di competizione cui l’impresa agricola campana è chiamata.

La strategia dell’Istituto salernitano risponde appieno alle aspettative della programmazione Horizon Europe per dare risalto alle produzioni alimentari di qualità, alla gestione sostenibile delle risorse, allo sviluppo territoriale equilibrato, al “greening”. Ecco allora la necessità di formare capitale umano esperto delle complesse problematiche pluridisciplinari: agricoltura, tecniche agroalimentari, valorizzazione dei prodotti, gestione aziendale, ecologia, ambiente, tipicità, alimentazione ed enogastronomia attraverso rapporti sinergici con Associazioni, Organizzazioni formative esterne alla scuola, Enti Locali, organismi intermedi.

Ho voluto omaggiare il Profagri Salerno con un saggio edito dalla Fondazione De Gasperi e dal Partito Popolare Europeo che racconta la straordinaria intuizione di Alcide De Gasperi, Presidente del Consiglio italiano dal 1945 al 1953, rispetto ad un’economia aperta capace di spingere l’Italia oltre i confini naturali – spiega a margine dell’incontro l’Onorevole Lucia Vuolo che continua – L’intuizione di De Gasperi ha portato di fatto al boom economico post bellico che ha reso l’Italia il cuore pulsante del Mediterraneo consentendo alle aziende italiane di porsi come riferimento dell’economia mondiale nel momento di rinascita del mondo che da pochi anni aveva chiuso il peggiore dei conflitti, la Seconda Guerra Mondiale”.

Nella mattinata quindi l’incontro con Docenti e studenti dislocati sulle sette sedi, Salerno, Angri, Castel San Giorgio, Battipaglia, Capaccio, Fisciano e Sarno.

Inevitabile poi il parallelo con gli avvenimenti bellici in Ucraina ed in Palestina.

“Ieri Papa Francesco, nel corso dell’Angelus ci ha detto che “Oggi la guerra è in se stessa un crimine contro l’umanità, i popoli hanno bisogno di pace, il mondo ha bisogno di pace”. A queste parole di pace, voglio legare quelle di Alcide De Gasperi che risalgono ad oltre 70 anni fa “Il futuro non verrà costruito con la forza, nemmeno con il desiderio di conquista ma attraverso la paziente applicazione del metodo democratico, lo spirito di consenso costruttivo e il rispetto della libertà”. ha commentato l’europarlamentare forzista.

Molti di voi conosceranno la riforma agraria messa in atto nel secondo dopo guerra. Ed ancora, la nascita della Comunità europea del Carbone e dell’Acciaio, oggi Unione Europea. De Gasperi si è battuto attivamente per l’unità europea nella convinzione che fosse l’unico modo per prevenire futuri conflitti. La visione di De Gasperi, tuttavia, era ancora più ampia e promuoveva la cooperazione internazionale come base per la pace. È stato l’uomo dietro l’adesione dell’Italia al piano Marshall americano e alla NATO. La sua leadership ha portato allo sviluppo di forti legami tra l’Italia e gli Stati Uniti, non un’impresa da poco visto che all’epoca era presente in Italia uno dei più grandi partiti comunisti dell’Europa occidentale. Cosa ci resta di De Gasperi oggi? Voi, certamente voi che, grazie a questa scuola e alle opportunità dell’Europa, state crescendo e formandovi per aiutare questo Paese e il nostro Continente ad avere un ruolo determinante, tra le mille e mille peculiarità che riusciamo ad esprimere. La PAC Politica Agricola Comune rappresenta la pietra miliare che, se da un lato vincola a regole comuni, dall’altra ci consente di avere certezze di profitto e di produzione. Allo stesso modo, dovrebbe garantire una ricchezza condivisa, difesa dei nostri prodotti e semplicità interna negli scambi commerciali. Abbiamo bisogno di voi, cari ragazzi, l’Europa ha necessità delle vostre conoscenze per renderci più forti e lungimiranti per le sfide che l’agricoltura ci riserverà nel prossimo futuro, tra cambiamento climatico e povertà galoppante”. ha quindi concluso l’Onorevole Vuolo.

Gli sforzi che l’UE fa per l’agricoltura.

Politica agricola comune (PAC)

Gli agricoltori ricevono pagamenti diretti nell’ambito del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA). Il fondo finanzia principalmente pagamenti diretti e misure intese a regolare o a sostenere i mercati agricoli.

Il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) finanzia il contributo dell’UE ai programmi di sviluppo rurale.

Ricerca e innovazione

Gli agricoltori possono beneficiare anche del sostegno nell’ambito del polo tematico “Alimenti, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura e ambiente” di Horizon Europe. Le opportunità di finanziamento sono elencate sul portale “Funding & Tender Opportunities”.

Occupazione nelle zone rurali

Gli agricoltori possono beneficiare di alcune azioni del programma per il mercato unico, in particolare nell’ambito del pilastro della catena alimentare gestito dall’Agenzia esecutiva europea per la salute e il digitale (HaDEA).

Anche il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) mette a disposizione degli agricoltori fondi per migliorare le condizioni occupazionali nelle zone rurali.


[1] Link Unione europea, https://european-union.europa.eu/principles-countries-history/history-eu/eu-pioneers/alcide-de-gasperi_it